RICERCA con RADIOISOTOPI  

AGGIORNAMENTO 2018

 

Più che un aggiornamento , questo inserimento 2018 vuole semplicemente ricordare quanto sia ancora valida la recensione Bibliografica del 2013 , e come in tutti questi anni la Ricerca non porta contributi nello specifico .

Eppure -anche di fronte ai cambiamenti climatici - la Migrazione rimane elemento quale "cartina tornasole" utile a monitorare in alcuni specifici settori Biologici le evoluzioni di questi cambiamenti .

Per questo riteniamo utile riproporre on-line quanto scritto nel 2013

 

Isotopi e migrazioni : Colombaccio e Beccaccia .

Aggiornamento bibliografico ( inclusivo di Recensioni e Commenti  ) di
www.labeccacciascientifica.it - Enrico Cavina - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

24 Giugno 2013


 Sono apparsi - in questi primi giorni di Giugno 2013 - due importanti Lavori scientifici riguardanti la Ricerca sulle migrazioni delle Beccacce svernanti in Francia ed in Spagna ,ricerche molto vaste eseguite con l'isotopo "delta-H" su diverse centinaia di uccelli , quindi con alto valore statistico.Alcuni risultati di queste Ricerche appaiono al momento abbastanza sorprendenti.
Dalla bibliografia di questi due Lavori - pubblicati su Riviste internazionali di grande prestigio nonchè altamente selettive per la scientificità delle pubblicazioni - abbiamo potuto anche accedere ad un altro importante Lavoro analogo riguardante la migrazione del Colombaccio .Anche questo Lavoro pubblicato nel 2009 offre dati sorprendenti.

2009-2013 : sembra un periodo breve e recente , ma per il rapido crescere evolutivo della Ricerca con Isotopi è già un tempo lungo ricco di cambiamenti ed aggiornamenti delle metodologie circa l'utilizzo degli isotopi e circa i modelli d'identificazione geografica relativi alle aree di origine (nidificazione) degli uccelli migratori .
È quindi opportuno - prima di recensire i risultati su Beccaccia e Colombaccio - aggiornare le nostre conoscenze sull'utilizzo degli Isotopi , avendo come esaustivo punto di riferimento il Lavoro di Wunder M.B. dell'Università di Denver-Colorado "Determining geographic patterns of migration and dispersal using stable isotopes in keratins" (Journal of Mammology 92,360,2012 ) : quì si analizzano i modelli - e relative modalità di comparazione geografica - che permettono la identificazione e localizzazione delle aree di origine del migratori . Tutti i tessuti degli animali sono metabolicamente attivi , ma non così la keratina ( capelli,unghie,penne ) che una volta formatasi ( fase dell'accrescimento nell'area di nidificazione) rimane metabolicamente inerte e riflette le condizioni ambientali dove si è sviluppata portando con se la "firma" o "marchio"dell'isotopo di origine . Per gli Uccelli bisogna tener conto della "muta" delle penne e quindi della successiva marcatura della keratina nel luogo dove avviene la "muta",stop-over o altro.Le caratteristiche isotopiche della keratina dipendono dalla marcatura isotopica che si sviluppa dall'acqua e dagli alimenti presenti nell'area ( marcatura ambientale ) e ciò avviene anche con importanti varianti legate alle variabili condizioni nutrizionali durante la sintesi dei tessuti.Appare chiaro che le metodologie di valutazione,misurazioni,comparazioni geografiche e statistiche,nonchè comparazione di diverse condizioni fisiologiche ( accrescimento ed età degli Uccelli , ecc.) ,sono tutte modalità complesse che richiedono studi di verifica e di revisione e controllo non sempre di facile comprensione per noi profani. Il Lavoro di Wunder M.B.  ( 2012 ) così recente mette bene in evidenza tutte le difficoltà interpretative dei risultati sinora ottenuti nello studio delle Migrazioni per via (delle numerose varianti riferite principalmente a 3 Modelli di studio , essi stessi continuativamente evolutivi ed aggiornati , sin anche alle modalità di elaborazione statistica ( regole di Bayes ) nei rilevamenti sulle aree di origine secondo latitudine e longitudine e relativi ambienti principalmente forestali . La stessa scelta di utilizzo preferenziale degli isotopi sembra cambiare dalla preferenza del Deuterio a quella attuale del "delta - H " come isotopo stabile ( pioggia,acqua,terreno,alimenti vegetali ed animali ),nonchè analisi comparative ottenute con tipologie di diversi isotopi.
Tutto ciò semplicemente per sottolineare ancora la complessità dei metodi di  Ricerca con isotopi , e come questi metodi  devono oggi essere validati dai risultati di antiche ( inanellamento ) e nuove ( genetica,radiotraking satellitare ) metodiche , comparazioni che gli stessi Lavori che abbiamo citato, ritengono indispensabili.

COLOMBACCIO

Scusandoci con i cultori della Beccaccia , diamo priorità di Recensione e commenti al Lavoro di Hobson K.A. e Coll.  (2009) "Stable isotopes ( delta D) delineate the origins and migratory connectivity of harvested animals : the case of European woodpigeons" ( J . of Applied Ecology 46,3,572,2009) perchè questo Lavoro evidenzia con equilibrio di affermazioni e di analisi tutte le potenzialità e limiti dei nuovi modelli di studio con Isotopi per "delineare" le origini e le connettività migratorie degli animali .Lo studio si è avvalso della indispensabile collaborazione dei Cacciatori utilizzando le penne di 1513 Colombacci abbattuti in pieno Inverno ( Dicembre) nelle varie Regioni di tutta la Francia ( 1395) ma anche dalla Spagna (70) e da Corsica-Sardegna ( 48 ) .Per ogni uccello sono stati valutati questi elementi : età ( adulti,giovani),punteggio di muta e attività di muta ( muta attiva o sospesa ) ,la lunghezza dell'ala ( misurazione standardizzata e millimetrica) e sono state valutate solo le penne come riconosciute per crescita esclusiva nell'area di nidificazione.La valutazione isotopica si è avvalsa dell'isotopo Idrogeno stabile ( delta D ) e  le analisi sono state più volte ripetute in termini di comparazione sul materiale keratinico.L'identificazione geografica delle aree di origine ( caratteristiche isotopiche comparabili con quelle degli Uccelli )  , considerando le derivazioni alimentari ( caratteristiche isotopiche delle diete ) e quelle piovane si è avvalsa di Mappature del International Atomic Energy agency e del Global Network of Isotopes in Precipitation   .
Il modello ( GIS-based model of "delta Dp" ) si è avvalso di un'elaborazione algoritmica e statistica molto complessa per la nostra comprensione di "non addetti ai lavori" ma certamente si è finalizzato a ridurre al minimo le possibilità di errori eventualmente anche legati alla fisiologia di crescita degli uccelli  nelle aree di origine .
Andando quindi a determinare le origini geografiche dei Colombacci abbattuti ( ricordiamo : pieno inverno in Dicembre ) ed esaminati anche per età , il Lavoro si focalizza su tre categorie di Colombacci : residenti , migratori di media distanza , migratori di lunga distanza . L'analisi comparativa dei Migratori a lunga distanza vs gli altri, ha permesso anche di valutare logitudine e latitudine delle aree di origine . Le Mappe di origine così elaborate sulla carta geografica dell'Europa risultano molto indicative circa la sempre prudente affermazione di "probabile" origine di una popolazione o di singoli individui.
Molti altri elementi interessanti si evincono dalla approfondita analisi dei risultati conseguiti dalla Ricerca.

Cerchiamo quindi di sintetizzare e seguire le sequenze di analisi   come sono riportate nel Lavoro di Hobson e coll..
L'analisi dei risultati tiene in conto i precedenti risultati di una ricerca pubblicata da   Hobson nel 2004  : i rilevamenti attuali identificano aree di origini già conosciute , ma molti colombacci risultano di origine sconosciuta ed in questa analisi vengono ora riferiti ad origini potenziali - per i colombacci Francesi - nell'Europa Centrale.Invece per i colombacci abbattuti in Spagna le origini vanno delineate più a Nord includendosi l'Europa Nord-centrale e la Russia Occidentale.Interessante il dato di Corsica e Sardegna ,più calzante per le nostre linee migratorie : i risultati delle ricerche con inanellamento identificavano per questi colombacci "Corsi-Sardi" origini piu a Sud dell'Europa Centrale ( Austria,Ungheria,Ucraina) ma i risultati attuali indicano una linea di origine a latitudini un po' più basse ancora   e precisamente su una linea a Nord-Est da Ucraina a Nord Italia , e più a Sud su una linea Est-Ovest dalla Bosnia a Costa Adriatica Balcanica.E quì - commentiamo noi - è proprio il focus sul quale è necessario sviluppare ricerche che interessino più propriamente i flussi di transito sulla nostra Penisola.
Ricordando ancora che in questo studio il prelievo è avvenuto in pieno inverno (dicembre) su tutte le varie estese Province della Francia tutta, i risultati identificano una presenza invernale di "residenti" ( 54-58 % ) , di migratori a media distanza ( 31-33 %  ) e migratori a lunga distanza ( 10-13% ) , e si deve sottolineare che questi ultimi sono stati prevalentemente abbattuti nel Sud della Francia , anche se sorprendentemente una buona parte dei colombacci abbattuti nell'area centrale dei Pirenei , è stata relazionata ad origini più vicine (media distanza) nell'Europa Centrale ( Germania,Polonia,Bielorussia,Russia Occidentale).
Bisogna tenere ben presente che il "carniere" annuale in Francia nel 2000  ( Lormée e coll.) era stimato di oltre 5 milioni su un totale di circa 10 milioni stimato in Europa nel 1984 .La popolazione dei colombacci stanziali ,distinta da  un totale di circa 10 milioni svernanti , si sarebbe più che raddoppiata in questi ultimi 15 anni ( Cohou V. E coll. 2007). Questo aumento dei residenti è stato relazionato ai mutamenti ambientali creati dall'uomo : riduzione del 30% delle foreste di quercie ( ghianda) a Sud dei Pirenei , parallelamente ad aumento delle coltivazioni di granoturco in Francia a Nord dei Pirenei.
La correlazione - intuitiva anche nei nostri territori ( esempio S.Rossore Migliarino Pisa ) così com'è anche in Bulgaria,Romania,Ungheria - con le tipologie di coltivazioni agricole intensive ( principalmente mais e girasoli ) è stata ben analizzata da Bea e coll. ( 2003) in uno studio di census in una vasta area territoriale della Penisola Iberica a Sud-Ovest a cavallo tra Spagna e Portogallo) con una presenza di svernanti e residenti di circa 3 milioni di colombacci , area comunque soggetta a variabili spostamenti anche massivi intra-invernali legati alle condizioni ambientali ( clima , agricoltura , maturazioni arboree e forestali) . Come già detto l'aumento delle popolazioni residenti in Francia - anche in dipendenza  dei cambiamenti in Spagna- sarebbe stato calcolato nell'ordine del 66%.
Di pari passo a queste considerazioni rileviamo che Hobson e coll. (2009) sottolineano che comunque il carniere globale annuale in Francia in misura del 50% si realizza in Ottobre Novembre e ricordano che a partire dal 1960 si sarebbe notato un decremento dei transiti Francia-Spagna . Nutriamo dubbi su questa affermazione , anche perchè non supportata da dati scientifici citati. Noi rileviamo che esiste un monitoraggio ben preciso dei transiti sui Pirenei e che - per quel che possiamo considerare rispetto alle nostre dimensioni di passo - i numeri rilevati da GIFS come Gruppo delle Federezioni di Caccia dei Pirenei sono impressionanti : in particolare per i "picchi" di transito quale ad esempio la certa conta di circa 600.000 colombacci in un solo giorno il 31 Ottobre 2011 al Passo di Urrugne , il Passo più vicino alla costa Atlantica .
In definitiva il Lavoro di Hobson e coll. (2009) sulla base del "carniere" invernale ( residenti e svernanti ) esaminato con isotopo H stabile identifica ,"delinea" , per la maggior parte dei Colombacci presenti in Dicembre in Francia , origini "residenziali" ( Francia e Paesi contigui) e comunque abbastanza vicine ( Centro Europa e non troppo a Nord e non troppo ad Est ) . Questo dato sta evidentemente a suggerire e leggere una graduale tendenza delle popolazioni Europee di Colombacci a ridurre i percorsi migratori ; e per gli aspetti residenziali giocano un ruolo fondamentale le aree agricole e forestali ( cibo a disposizione anche dopo le raccolte , ovviamente il tutto anche in relazione alle condizioni meteo contingenti ed ancor più climatiche . Mi permetto di segnalare che occasionalmente ho osservato questa fenomenologia di permanenza simil-residenziale e movimenti anche massivi contingenti nell'area dell'Evros - Grecia del Nord ai confini con Bulgaria e Turchia in pieno inverno ( dicembre gennaio)  .Hobson e coll. sottolineano come le popolazioni di Polonia,Danimarca,Finlandia,Svezia negli ultimi decenni hanno incrementato notevolmente la tendenza a svernare alle stesse latitudini dei territori di origine .Potremmo noi dire ( annotazione personale) che è come se l' impulso atavico di seguire le regole migratorie della "deriva dei Continenti" , non sia poi più così necessario e si può anche sopravvivere adattandosi a condizioni locali e con meno sforzo (!!??).
Eccoci allora a considerare i Colombacci c.d. Migratori a lunga distanza : l'analisi di Hobson e coll. sulle origini ( più a Nord e più a Nord-Est  della già citata area Centro Europea  ) e sullo svernamento di questi "migratori a lunga distanza" ( solo il 10-13% nello   studio specifico ) permette di affermare ancora quanto era stato già rilevato con l'inanellamento e cioè " i migratori nati più a Nord migrano più a Sud rispetto ai migratori a breve-media distanza" . Infatti nei rilievi di Hobson e coll. questi grandi volatori sono stati trovati in maggioranza nelle aree più a Sud delle Regioni esaminate , e per questi c'è anche il dato non di poco conto - per il confronto evolutivo delle caratteristiche corporee e morfo strutturali - che hanno le ali più lunghe adatte a grandi e più duri periodi di volo .
Hobson e coll. concludono affermando che le indagini con Isotopi stabili ( delta H) rientrano in una metodica di Ricerca ,sulle migrazioni , ancora giovane ed evolutiva comunque già tale da delineare con chiarezza scientifica e prudenza statistica su grandi numeri le aree di origine dei migratori. La metodica deve comunque integrarsi con le antiche collaudate ricerche con l'inanellamento ed oggi con il radiotracking satellitare,quale già applicato al Colombaccio in Portogallo e Francia ( Cohou V.-Faune Sauvage  293,2011 ) .
Volendo azzardare una critica dilettantistica all'immenso lavoro di Hobson Keith A. e coll.- ormai svolto non solo sul Colombaccio ma anche sulla Beccaccia, come vedremo quì di seguito, e su altri migratori - dobbiamo rilevare che il Lavoro del 2009 non aveva un focus prioritario sulla migrazione di per se in atto ( stop-over inclusi) dato che il contingente esaminato era prelevato in Dicembre , quindi in condizioni di consolidato svernamento. Di fatto tutti gli immensi prelievi venatori effettuati nel pieno della migrazione ( ad esempio sui valichi Pirenaici ) non sono stati considerati , prelievi che portano con se il senso stesso della migrazione e che potrebbero lasciar meglio approfondire l'analisi dei rapporti maschi/femmine e giovani/adulti.Sempre nei termini di timida critica ci ha sorpreso il fatto che essendo l'area in esame la Francia , non sia stata considerata la linea migratoria certamente esistente che scende dalle Isole Britanniche ( Inghilterra,Irlanda,Scozia ) quali reali aree di origine ma possibilmente anhe di transito di contingenti partiti dalla Scandinavia . Sappiamo bene che numerosi studi condotti con i Radar confermano questa linea migratoria da Nord-est e poi direttamente a Sud della Manica verso la Francia Occidentale sino a Spagna , Portogallo, Marocco.
Comunque dal fascino che deriva dall'intensità scientifica di questa Ricerca di Hobson e coll.,viene spontaneo considerare l'opportunità che tali studi con Isotopi ( come pionieristicamente promossi nel progetto WORM di Alessandro Tedeschi di Amici di Scolopax per la Beccaccia ) siano condotti anche in Italia e su grandi numeri di prelievo propriamente migratorio quale è possibile con il coinvolgimento di Cacciatori,Associazioni,ATC. È altresì ovvio rilevare che la linea Nord-Sud che scende dalle regioni Finnico-Scandinave , dai Paesi Baltici,Polonia,Bielorussia,Russia Occidentale  e l'altra linea migratoria da Nord-Est a Sud-Ovest che scende dalla Russia,Ucraina,Romania,Ungheria,Austria, e soprattutto Est-Ovest da Bulgaria e da tutta la Penisola dei Balcani , ebbene queste linee Migratorie non siano scientificamente ben studiate per quanto riguarda i Combacci che proprio su queste linee scendono da noi.È questa  una carenza (il Progetto Colombaccio del Club del Colombaccio sembra un primo passo concreto ) che riguarda l'Italia , ma anche la Grecia e più a Sud la Costa Nord Africana.
Ci auguriamo che questa "recensione" - sempre da considerare dilettantistica  e possibilmente non priva di errori interpretativi - svolta principalmente sul Lavoro di Hobson e coll.,di per se antecedente poichè riferito al 2009, possa consentire al Lettore una più facile ed aggiornata interpretazione di quanto Hobson e coll. riportano oggi , giugno 2013, per le Beccacce studiate in Francia e nella Penisola Iberica .

BECCACCIA

I Lavori che sono oggetto della nostra attuale (giugno 2013) Recensione dono stati prodotti uno nell'Ottobre 2012 , visionato in Aprile 2013 ,accettato alla pubblicazione  il 5 Giugno 2013 ( riguarda la Francia ) e il secondo ( riguarda la Spagna ) rispettivamente Gennaio,Aprile,6 Giugno 2013  e riguardano complessivamente ben 2.697  Beccacce tutte etichettate come soggetti giovani , il che ha permesso di limitare al massimo gli eventuali errori derivanti dal prelievo ed analisi  di penne di soggetti adulti che hanno già trascorso la muta delle penne e potrebbero aver avuto la marcatura isotopica non propriamente nelle aree di origine ( erratismi,stop -over ) . I due lavori hanno come Autore primo nome sempre  Hobson Keith A. ( Canada) che ci sembra essere ormai il Ricercatore più autorevole in tema di Ricerche con Isotopi , in particolare con isotopi stabili quale " delta H" utilizzato in ambedue le Ricerche ( Francia,Spagna ) .
La nostra Lettura e recensione si sviluppa singolarmente sul primo ( Francia ) e secondo (Spagna) Lavoro per poi offrirci l'opportunità di commentare l'insieme dei Risultati .
Ci sembra comunque opportuno anticipare la traduzione quasi letterale  dell ' Abstract del primo Lavoro (Francia) perchè ci sembra quasi esaustiva  circa i Risultati globali.

Hobson K.A. E coll. " A stable isotope ( 2 H ) approach to deriving origins of harvested woodcock ( Scolopax rusticola ) taken in France " - Eur.J.Wild Res.on-line 18 June 2013 - * Springer Verlag.Berlin "
Sono state analizzate le penne di 987 giovani prelevati negli Inverni di 2005,2006,2007  e di 1857 giovani prelevati negli Autunni del 2005 e 2006.
Risultati :
-50% con origini dall ' area Baltica della Russia ( incusa la Russia Occidentale )
-44% con origini nel Centro Europa
- 6% con origini stanziali
-< 1% con origini nell'area Finno-Scandinava e Russia Europea più Nordica.

Questo ultimo dato , così piccolo , ci è sembrato sorprendente ( commento personale).

Sono state considerate anche 51 Beccacce prelevate (2008)  in Svizzera con origini prevalenti dalle Regioni Baltiche e dal Centro Europa.

Già nell'Abstract viene sottolineato che questi dati si allineano ai risultati dell'inanellamento e rispecchiano le densità di grandi foreste nelle aree citate riguardo alle origini .
Nella prima parte del Lavoro viene sviluppata tutta la metodologia di prelievo e di analisi delle penne seguendo più o meno gli stessi criteri sviluppati e perfezionati rispetto ai metodi già usati  e descritti per i Colombacci . Significativo il confronto con i rilievi isotopici condotti da Powell A. ( Università di Oxford - dati non pubblicati ma iscritti in una Tesi di Dottorato che non siamo riusciti a consultard ) , dati questi ultimi riguardanti 226 Beccacce con origine conosciuta .Significativo anche il perfezionamento di indagine e di verifica condotto con le mappe "live" satellitari tali da permettere con grande precisione la diretta identificazione delle estensioni delle superfici boschive nelle aree di origine .Le mappe sono riferite anche  alla mappatura isotopica ottenuta con la valutazione delle precipitazioni ( vedi Colombaccio).Come già riportato nell'Abstract oltre il 94% dei soggetti esaminati può essere riferito ad origini nell 'area Baltica della Russia (50%) e del Centro Europa (44%) ,quì dove grande importanza rivestono le aree boschive della foresta di Bialowiecza in Polonia ed i boschi nell'area paludosa di Pripyat al confine tra Bielorussia e Ucraina e lungo i territori sud-occidentali della Russia Europea.Riguardo all'area più propriamente Centro Europea risultano anche importanti le foreste della Germania più occidentale e della Repubblica Ceca.
La Ricerca conferma i dati dell'inanellamento : le Beccacce che nascono più a Nord
volano più a Sud per svernare , e quelle che nascono più a Sud volano in aree più vicine al loro territorio di nidificazione .
A differenza della ricerca sui colombacci quì non sembrerebbe essere stata presa in considerazione la lunghezza ( millimetrica ) delle ali , parametro questo che ci sembra di un certo interesse e che varrebbe la pena di considerare in Ricerche future.
Il Lavoro si conclude enfatizzando la necessità di estendere e migliorare il metodo per una più completa ed approfondita valutazione della fenomenologia migratoria della Beccaccia .
Già in questo Lavoro (Francia) viene anticipato il riferimento all'ulteriore analogo secondo Lavoro (Spagna) .

Hobson K,A. e coll. - " Origins of juvenile Woodcock ( Scolopax rusticola) harvested in Spain inferred from stable hydrogen isotope ( delta 2 H ) analysis of feathers "  J.Ornitology on-line 19 June 2013 .

Il Lavoro è speculare per metodo - ed in buona parte anche per risultati - con il Lavoro condotto in Francia .
Sono state esaminati 802 soggetti giovani dei quali 286 in Ottobre - Novembre e 492 in Dicembre  - 20 Febbraio , e 24 in 20 Febbraio - Marzo , globalmente riferendosi agli Autunni-Inverni  2007,2008,2009, in 21 Provincie della Spagna continentale prevalentemente nell'area sub- Pirenaica .
- 488 Beccacce ( 61%) hanno avuto identificazione di origine nel Centro Europa
- 237 ( 31 %) nell'area Baltica
- 67 .(8%) dalle aree residenziali di Spagna e Francia
- solo 10 uccelli dalle aree Finno-Scandinave e Nord-occidentali della Russia
L'incidenza di    Migratori a lunga distanza era maggiore (. 38%) nelle aree più occidentali  della Spagna rispetto ad altre Provincie .
Interessante anche la valutazione delle variazioni temporali isotopiche : le Beccacce che arrivano dalle aree più a Nord , arrivano per prime  in Autunno e ciò forse può essere messo in relazione con una piu breve stagione di nidificazione o piu fredde condizioni climatiche lassù.
Il Lavoro ripercorre le linee già citate per la Francia riguardo alle aree boschive e loro caratteristiche nelle Regioni di origine ( controllo satellitare ).
In definitiva l'interpretazione dei risultati ottenuti in Spagna si allinea con le interpretazioni ottenute in Francia , dovendosi quì sottolineare che qui in Spagna è stata data maggiore attenzione al periodo Autunnale .


Commento conclusivo


Come trasportare questi risultati (globalmente riferiti a circa 3.000 Beccacce)  , di così complesse e serie Ricerche , sulle problematiche di transito migratorio e di svernamento in Italia , può risultare esercizio fine a se stesso e quindi non serio .Dobbiamo sperare in miglior futuro di adeguate Ricerche anche sulla nostra Penisola che pur sempre rappresenta il più importante  ponte migratorio del bacino Mediterraneo .

Concludiamo questo nostro piccolo contributo alla "cultura" degli appassionati di Beccacce e Colombacci , ben consci che questo nostro lavoro è pur sempre dilettantistico ed è -vuoi o non vuoi - sempre basato su una "ruberia" bibliografica effettuata a carico del Lavoro vero dei Ricercatori veri e di quanti li hanno supportati e promossi . Ci sia consentita un'ultima riflessione provocatoriamente critica : queste Ricerche così attuali si sono svolte su alcune migliaia di Uccelli con risultati molto indicativi.Di contro canto si stanno sviluppando in Europa le Ricerche con il Radiotracking Satellitare ( sia per il Colombaccio sia per la Beccaccia) e per la beccaccia è del tutto singolare che - pur in numero minimo o se volete di minima percentuale  su solo alcune decine di uccelli - alcune Beccacce migratrici a lunga distanza , rilasciate in Spagna , in Italia , nelle Isole Britanniche, hanno compiuto percorsi lunghissimi sino in Asia oltre gli Urali. E questo è avvenuto appunto per tutti e tre i gruppi di beccacce monitorate dal satellite e rilasciate in Spagna,Inghilterra,Italia . Ecco questo aspetto non è stato ovviamente affrontato nelle ricerche con isotopi , ma di certo rientra in una gamma di interessi " genetici" che per noi rimangono iscritti nel fascino proprio e nel mistero di questi grandi volatori  , forse per sempre  ( il loro DNA ) ineluttabilmente votati  alla perdurante ricerca del loro "Continente perduto".

PS: per l’eventuale visione delle MAPPE riportate nei Lavori ( tutti di libero accesso on-line a :

https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=gmail&attid=0.1&thid=13f630c3c137cfe1&mt=application/pdf&url=https://mail.google.com/mail/u/0/?ui%3D2%26ik%3D58580d1971%26view%3Datt%26th%3D13f630c3c137cfe1%26attid%3D0.1%26disp%3Dsafe%26zw&sig=AHIEtbSSJ1hK-4_qC8ApWOSY1TR5JrY5oQ

ed a

https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=gmail&attid=0.2&thid=13f630c3c137cfe1&mt=application/pdf&url=https://mail.google.com/mail/u/0/?ui%3D2%26ik%3D58580d1971%26view%3Datt%26th%3D13f630c3c137cfe1%26attid%3D0.2%26disp%3Dsafe%26zw&sig=AHIEtbQdgULhGkCtUBcVhN9VLnQDuiK-ww )

copia/incolla

consigliamo la verifica on-line comprensiva dei testi per esteso .

Aggiornamento bibliografico ( inclusivo di Recensioni e Commenti  ) di
www.labeccacciascientifica.it - Enrico Cavina - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

24 Giugno 2013

 

AGGIORNAMENTO BIBLIO - 2018


http://www-naweb.iaea.org/nafa/news/2008-stable-isotopes.html


https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4097340/


https://www.allaboutbirds.org/the-evolution-of-bird-migration/