Becco

Il becco è senza dubbio la caratteristica principale della beccaccia, la cui lunghezza 6 - 8 cm  è circa due terzi maggiore del capo. L'estremità della mandibola superiore ha la possibilità di movimento proprio con la possibilità di aprirsi solo in punta per afferrare i lombrichi quando lo stesso è introdotto nel terreno, ed è dotato di corpuscoli tattili e gustativi. Secondo quanto riferisce il Prof. Spanò, parrebbe che esso sia forse anche un organo olfattivo che canalizza verso le narici le emanazioni delle prede.

Nella parte superiore del becco esiste una pseudo-articolazione che permette la cattura degli invertebrati, in particolare dei lombrichi.
La commissura boccale possiede una piccola capacità di divaricamento delle due mandibole, fenomeno consentito dal "quadratum" (altrimenti detto "osso quadrato") che presenta diverse articolazioni.
Nella pseudo-articolazione della mandibola superiore esiste una piccolissima e sottile lamella ossea, dotata d'una flessibilità relativa.
Questa lamella ossea ha un'influenza diretta sul gioco stesso dell'articolazione, che aumenta l'elasticità dell'osso nasale e conferisce, nello stesso tempo, una solidità complementare come se si trattasse di una lamina supplementare di una molla.
La sua forma lanceolata termina con due punte molto sottili che gli conferiscono un'apparenza di forchetta.
Nell'uccello a seguito di un gioco molto complesso della struttura del suo scheletro, alla quale si aggiungono un gruppo di muscoli adduttori, viene ad essere così notevolmente aumentata la forza preensiva della punta del becco.
A tal proposito, bisogna ricordare che la flessibilità della mandibola superiore era già conosciuta dal 1799 da NAUMANN e descritta successivamente da CUMBERLAND nell'anno 1805. Più recentemente (1929)  la descrive S. SCHUMACHER che la chiama "akzessorische Spange".
Una caratteristica anomala che nel corso degli anni è diventata sempre più frequente, è il rinvenimento di beccacce dal becco sensibilmente corto. Queste beccacce definite "brevirostre" presentano il becco con lunghezze variabili tra 28 e 59 mm

Udito

L'udito è particolarmente sviluppato, gli orifizi auricolari sono situati anzichè dietro gli occhi come in tutti gli uccelli, sotto e un pò davanti ad essi, e sono protetti dal piumaggio. Tale posizione probabilmente  è utile ad apprezzare vibrazioni nel terreno di eventuali prede.

Occhi

Gli occhi sono grandi e scuri e sono situati in alto e indietro sulla testa il cui aspetto è alquanto spigoloso. Per la posizione e le caratteristiche proprie, permettono alla beccaccia un campo visivo di quasi 360 gradi. Date le abitudini, la visibilità notturna è almeno tanto buona quanto quella diurna.

Zampe

Le zampe sono piuttosto corte e dotate di 4 dita di cui uno posteriore molto corto tipico di uccelli camminatori, e tre anteriori con il centrale più sviluppato.
Il colore delle zampe varia dal grigio al rosa-giallastro.

Ali

Le ali sono lunghe e larghe con 10 remiganti primarie e 16 secondarie. Di grande interesse è la cosidetta "penna del pittore" una piccola remigante primaria atrofizzata considerata la 1° anteriore ma che in effetti è la terza in quanto davanti sono presenti due remiganti rudimentali più piccole (Fraguglione).

Coda

La coda è corta e può essere estesa a "ruota", possiede 12 timoniere al cui apice inferiore spicca un bianco splendente.

Piumaggio

 

Peso

Il peso è un'altra grande variabile, e diversi sono gli studiosi che se ne sono occupati: Garavini e Spanò in Italia, Fraguglione e Fadat in Francia, Marcström in Svezia solo per citarne alcuni. In effetti pur oscillando tra i 250 e 380 gr , si sono riscontrati minimi di 200 gr e massimi intorno ai 500 gr . Le notevoli variazioni sono dipendenti anche da fattori quali: periodo riproduttivo, sforzi migratori, temperature rigide, ed anche tra maschi e femmine.

Udito

La voce, ossia le emissioni sonore della beccaccia sono diverse e sostanzialmente distinguibili tra quelli tipici della riproduzione udibili durante la "croule", e quelli di spavento o di allarme.
Cruà - Cruà - Cruà = canto nuziale da cui il termine croule  
Quorr - quorr = tipico dei maschi durante le esibizioni riproduttive
Diversi suoni sono stati uditi durante la caccia, quando spaventata dal cane o dal cacciatore ha emesso suoni traducibili in :
Che - che ; Cia - cia - ciak ; Puih - puih - puih ;
Altri suoni di richiamo e comunicazione uditi sono:
Pssevitt; Pfuizzt; Tuit; Cuorr; Pip - pi- pip;

Qui di seguito è possibile udire due diverse emissioni sonore.
Clicca sulla icona.

Suono N°1 (croule)
  
Suono N°2 (richiamo)

Età

L'eta della beccaccia è stata studiata da molti, ma il danese Clausager prima divulgò un metodo per distinguere i giovani dagli adulti basato sulla usura delle remiganti primarie. Con questo metodo si può determinare se ci si trova di fronte ad un giovane dell'anno o ad un adulto degli anni precedenti grazie all'esame delle prime tre remiganti lunghe. 
Infatti esse sono "usurate" ossia più o meno sfrangiate agli apici e lungo il margine nei giovani dell'anno, rispetto a quello netto dell'adulto (vedi foto).

Più recentemente il metodo del francese J.P.Boidot esteso alla muta sospesa dell'ala ha consentito una più ampia classificazione e dettagli della muta sia di uccelli giovani che adulti.

Ulteriori sistemi complementari per stabilire l'età vanno effettuati attraverso l'esame delle grandi copritrici delle primarie, delle secondarie interne, delle scapolari, e delle timoniere, in base a sfumature di colore, disegno, contorni, ma anche grandezza delle bande e dei dentelli.

Sesso

Il sesso è possibile stabilirlo con le attuali conoscenze solo attraverso l'autopsia, non essendo presente  nella beccaccia ulteriori caratteri sessuali secondari certi.
Effettuando un taglio nella regione addominale destra (rispetto a chi opera) e sollevando l'intestino, si possono riscontrare i testicoli simili a due chicchi di riso o l'ovaio dall'aspetto di un grappolo di granuli (vedi foto).