L’ETA’
Uccelli adulti : 2304
Uccelli giovani : 2720

AGE-RATIO : 54,14 %
(L’age-ratio corrisponde alla percentuale diuccelli giovani nei campioni analizzati)

SEX-RATIO : 49,32 %
(La sex-ratio è la percentuale di maschi nei campioni controllati)

IL SESSAGGIO

UCCELLI SESSATI : 1808
MASCHI : 950
FEMMINE : 858

BILANCIO CONCERNENTE ALCUNI PARAMETRI BIOMETRICI E BIOLOGICI
RILEVATI NELLA BECCACCIA TRANSITATA SUL TERRITORIO ITALIANO

La ripartizione dei prelievi per categorie evidenzia una decisa flessione dei giovani tardivi (JcT) che si attestano al 18.2 rispetto al 26.7 della scorsa stagione. I giovani precoci hanno mantenuto costanti le percentuali della stagione 2016/2017, ma rimane evidente la perdita di ben 8 punti percentuali rispetto alla stagione 2015/2016.
Questo calo lascia aperte diverse ipotesi tutte degne di attenzione. Una non ottimale seconda fase riproduttiva, migrazione parziale o rallentata; così come si potrebbero ipotizzare derive delle linee migratorie per effetto di eventi di natura meteo-climatica. Rimangono stabili gli uccelli adulti a muta completa (AC0), aumentano le altre categorie di adulti a muta sospesa (Anx – An1).

Una stagione magra lascia avvertire i propri effetti non solo sulle frequenze di incontro, ma anche sulla distribuzione irregolare o anomala sui territori. Questo è ciò che si è palesato la scorsa stagione. Le ridondanti dispersioni a macchia di leopardo hanno palesato intere linee latitudinali svuotate e regioni territoriali mai interessati da flussi di uccelli. A proposito di presenza e dispersione degli uccelli giovani, nell’analisi dei carnieri si sono osservate a livello locale delle concentrazioni di tali soggetti in alcune aree e sistematicamente assenti in altre. La stagione è scivolata nelle diverse decadi autunnali e nella maggior parte delle regioni senza offrire particolari effetti o tracce di ripresa. 

L’age-ratio è di fatto lo specchio fedele della avvenuta fenologia della migrazione osservata attraverso il prelievo venatorio.
La stagione osservata mostra inequivocabilmente che gli adulti sono stati protagonisti assoluti dei flussi che hanno interessato la nostra penisola.

Le variazioni ponderali

Uccelli pesati: 3424
Peso medio degli uccelli di tutte le classi di età e sesso (n=3424): 313,16 g
Peso medio degli uccelli non sessati (n=1610):  312,67 g
Peso medio di tutti gli uccelli sessati e non sessati (n=4220):  313,15 g

Variazioni ponderali in funzione delle classi di età e del sesso

Peso medio dei maschi (n=866): 307,81 g
Peso medio delle femmine (n=947): 318,97
Peso medio dei giovani (n=1804): 312,39 g
Peso medio degli adulti (n=1620): 314,02 g

Le popolazioni di uccelli che hanno interessato la nostra penisola hanno mantenuto pesi coerenti coni periodi stagionali e nella norma nel complesso della stagione.

COMPARAZIONE TENDENZE PLURIENNALI

Il trend negativo che pur avevamo avvertito nelle passate stagioni ha raggiunto in questa annata valori di sicura apprensione. Quali le cause che hanno provocato un siffatto abbassamento dell’age-ratio? I valori emersi ci inducono a rimanere attenti e non sottovalutare nessuna ipotesi. Appare tuttavia in questa fase improponibile ed azzardata l’idea speculare maturata in una voragine intellettuale che vorrebbe attribuire un cattivo stato conservativo della specie a fronte di fisiologiche e ridondanti fluttuazioni della popolazione. Molte speculazioni, qualche azzardo di troppo, ingiustificati allarmismi e poca cautela rispetto ad un fenomeno che necessita di essere osservato, studiato ed analizzato in un quadro spazio temporale molto ampio indagando in tutte le variabili e nella globalità degli spazi vitali della specie.

Il rapporto maschio/femmina mantiene i valori percentuali prossimi al 50% che caratterizzano il trend su base pluriennale.

L'areale della nostra penisola rappresenta un riferimento importante per il periodo di migrazione, ma soprattutto di svernamento. La mitezza del clima e l'abbondante diversificazione su base orografica e biologica dei territori, offre le migliori condizioni per il ristoro, il ripristino e la conservazione delle migliori condizioni fisiologiche che la specie necessita.

ln un contesto di conclamata sensibilità e responsabilità gestionale avvertiamo il dovere il mantenere alto il livello di attenzione sulla specie.
La beccaccia è patrimonio dell'umanità e fonte di passione ed emozione.
Il mondo della caccia tutto deve sentirsi unito nel tutelarne la conservazione, nell'espressione di una saggia e lungimirante cultura sportiva.

A margine di questo impegnativo lavoro sentiamo, come di consueto, il bisogno di ringraziare nell’occasione tutti coloro che direttamente o indirettamente hanno collaborato alla raccolta delle ali. Un doveroso ringraziamento al lettore di ali Paolo Iaia per l’impegno profuso ed al personale dell’Ufficio Avifauna Migratoria per l’efficienza mostrata.
Siamo coscienti che un tale lavoro può generare errori e dimenticanze.
Sappiate che sono involontari.
Vi siamo grati sin d’ora per l’indulgenza e la comprensione che vorrete accordarci.

Alessandro Tedeschi
Presidente Amici di Scolopax-onlus
Responsabile Progetto Beccaccia U.A.M./F.I.D.C.